Cash Game

Cos’è un Cash Game?

In un torneo i giocatori versano una quota d’ingresso e rischiano solo quella, indipendentemente dalle fiches che perderanno, mentre nei cash games i concorrenti giocano in contanti (sotto forma di fiches), di solito senza un termine di fine prefissato (in quanto se un giocatore abbandona il tavolo un altro può sostituirlo) e senza alcun limite, imposto da terzi, rispetto alla somma che potrebbero perdere o vincere. Per dirla in parole povere si tratta del classico pokerino natalizio che si svolge tra amici in cui ogni fiche rappresenta un valore in euro. In italiano lo tradurremmo come gioco a soldi libero.

Dove si gioca?

In questo momento tutte le poker rooms italiane sono in grado di mettere a disposizione dei loro clienti questa nuova modalità di gioco, in quanto da Luglio 2011 è disponibile la legge italiana che regolamenta il gioco a soldi libero. In passato ci sono stati vari tira e molla: si diceva che il decreto, in questione, sarebbe stato pronto a Febbraio 2010, poi invece slittò a fine Marzo 2010.

Così tutte le poker room italiane si resero pronte dal punto di vista tecnico e software, mancando solo il completamento dell’iter burocratico che si aspettava per Maggio 2011 e che come al solito arrivò più tardi nel mese di Luglio. Per il momento quindi si può giocare in tutte le sale da gioco straniere o italiane che abbiano la concessione ADM. Ovviamente, elenco solo quelle che dispongono del sito in italiano, con comandi in italiano e frequentate da molti giocatori italiani.

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Regole e caratteristiche

Ogni fiche, di fronte ad ogni giocatore, rappresenta un valore reale in denaro. Ad esempio, una fiche da 5 euro vale 5 euro, mentre in un torneo sappiamo che non assume questo valore, in quanto è solo una fiche virtuale.

In un cash game ogni giocatore può riscriversi ed aggiungere quante fiches desidera, cambiando ovviamente alla cassa il suo denaro, mentre in un torneo, quando si perdono tutte le proprie fiches, non è più possibile rientrare. Comunque, per ogni volta che ci si iscrive di nuovo, esiste un tetto, imposto dal regolamento del casinò, oltre il quale i concorrenti non possono cambiare i propri soldi.

In questo gioco il buy in non rappresenta la quota d’iscrizione come nei tornei, bensì l’ammontare dei soldi/fiches con cui un giocatore si presenta al tavolo. Di solito esiste una quota minima e massima di buy in, il cui importo dipende dall’entità dei bui. Nella maggior parte dei casi la quota minima è 40 volte il piccolo buio e la quota massima è 100 volte il grande buio. Così, se si gioca al classico €1/€2 NL, il buy in minimo è 40 euro, mentre il massimo è 200 euro.

Non è necessario che tutti i giocatori inizino con lo stesso ammontare di chips (buy in) e non c’è nessuna necessità che tutti i giocatori inizino la partita nello stesso istante, come invece si è costretti a fare nei tornei. Ogni concorrente può iniziare la partita e terminarla quando più desidera e senza costrizioni. Ad esempio, una persona potrebbe vincere un grosso piatto e subito dopo decidere di andarsene. Alcune volte, comunque, le regole del casinò live prevedono che un giocatore debba rimanere per almeno mezz’ora prima di poter lasciare il gioco e altre regole impongono che, nel caso in cui un giocatore abbandoni il tavolo e poi, entro un’ora, decida di ritornare, dovrà sedersi con lo stesso importo di fiches con cui aveva lasciato il tavolo da gioco.

I bui sono fissi. Se giocate al classico cash game texas hold’em €1/€2 NL (cioè il piccolo buio di un euro e il grande buio di 2 euro), allora l’ammontare dei bui rimarrà sempre lo stesso per tutta la durata della partita, mentre sappiamo che nei tornei di poker i bui aumentano con il passare dei livelli. Se previsto dal regolamento esistono comunque due eccezioni a questa regola. La prima quando un giocatore decide di alzare le puntate verso la fine della partita. La seconda si verifica nel “kill” game. In breve un gioco è un kill game quando un giocatore vince due mani di seguito. La mano seguente verrà considerata una kill hand e i bui verrannno raddoppiati solo per quella mano. Se lo stesso giocatore vince anche questa mano e quindi realizza tre vincite consecutive, allora i bui non vengono quadruplicati, ma rimangono sempre doppi. Il fatto che i bui siano costanti nel tempo implica che ogni giocatore possa giocare le mani che più desidera senza essere costretto, come nei tornei, ad entrare forzatamente nel piatto. Quindi, dal punto di vista strategico le cose cambiano rispetto ai tornei.

I giocatori non possono togliere parte delle loro fiches durante il gioco. Ad esempio, se un giocatore è entrato con un buy in di 100 euro e ne ha vinte 150, ciò significa che il suo stack attuale è pari a 250 euro, allora se tale giocatore volesse continuare la partita con le restanti 150, togliendo dal tavolo le sue 100 euro iniziali (o altra cifra) con cui ha iniziato a giocare, non potrà farlo anche se sta vincendo.

Cosa è il rake?

Il casino, presso il quale giocate, ovviamente, vorrà qualcosa in cambio per l’ospitalità. Il rake è quindi una piccola percentuale del piatto che il casino trattiene per recuperare i costi dovuti al dealer, al tavolo, … e per fare cassa naturalmente. Di solito, se la fase di flop non viene raggiunta, allora il rake non viene prelevato. La stessa cosa accade se il piatto non raggiunge certe cifre minime tali da consentire il prelevamento del rake. Se il rake non è previsto, allora probabilmente il casino vi chiederà una tassa fissa per ogni ora di gioco.

Un modo per ostacolare il rake è il chop. Con questo termine si intende un accordo tra i giocatori che permette loro di riprendersi i bui nel caso in cui nessun altro giocatore abbia effettuato un call o raise nella fase preflop. Ciò, impedisce quindi al casino di ritirare il rake. Di solito il rake varia tra il 5 e il 10% del piatto, sino ad un tetto massimo imposto, come sempre, dalla casa da gioco.

Strategia generale da adottare

Vorrei citarvi la frase di Flavio Ferrari Zumbini menzionata all’inizio della prima trasmissione di cash game sul canale digitale Pokeritalia24: A prescindere dalla componente psicologica che si può creare sulla base dell’andamento della partita, sugli stack che si hanno davanti, … quasi ogni colpo va analizzato a sè. Bisogna cercare di massimizzare. Non esiste una strategia di fondo. La strategia base di un torneo invece talvolta orienta alle scelte del singolo colpo, nel senso che l’obiettivo magari è quello di sopravvivere, raggiungere un determinato risultato in classifica; quindi alcune volte c’è necessità di preservare il proprio stack, altre di correre dei rischi eccessivi pur essendo sotto chances, in nome di una possibile vittoria di una cifra enorme di denaro.

Qui invece, nel cash game, ad un gettone corrisponde un controvalore economico ben definito, incassabile ed esigibile praticamente in qualsiasi momento. Di conseguenza, è la tattica a prevalere, cioè il singolo colpo va massimizzato e cercato di giocare nel migliore dei modi.

Quindi la domanda diventa: come si gioca una mano nel migliore dei modi nei cash games? Per spiegarlo facciamo un confronto con i tornei. Uno degli insegnamenti più importanti che un giocatore di poker possa imparare, in questo contesto, è che c’è una gran differenza tra il texas hold’em nel cash game e nei tornei. Molti giocatori, anche pro, che primeggiano nei tornei pensano erroneamente che vincere un cash game sia molto facile, in quanto bisogna giocare solo contro 9 giocatori, invece che delle migliaia di concorrenti che si affrontano nei tornei, e questa è una supposizione che alla lunga costa cara.

I cash games richiedono una tattica differente dai tornei. Ci sono, infatti delle cose da sapere: le coppie alte non sono così forti come nei tornei, bisogna giocare aggressivamente; leggere il vostro avversario non è un optional, bensì un must; e bisogna cercare di spingere sempre anche con il più piccolo vantaggio statistico. Infatti, nei tornei si cercherà di evitare i coin flip in all-in, perchè si dovrà raggiungere un certo piazzamento per incassare dei soldi e quindi non conviene giocare tutto lo stack con il 50% di probabilità.

E’ molto più conveniente attendere il momento propizio e rischiare le proprie fiches in situazioni più favorevoli, in cui si ha un buon vantaggio. Nei cash games, invece, non bisogna raggiungere alcuna posizione in classifica, se non quella di alzarsi dal tavolo con una vincita, e risulta quindi corretto spingere anche con un vantaggio marginale rispetto agli altri concorrenti. Quindi, se avete una coppia bassa e pensate che il vostro avversario abbia un Asso e Kappa, non dovreste avere alcun timore ad andare in all in. Infatti ogni volta che avete una coppia e il vostro avversario due carte più alte delle vostre, avete un piccolo vantaggio in più di vincere la mano, circa il 52% contro il 48%.

Questo quindi è quello che si intende per “spingere con un piccolo vantaggio marginale”. Se poi doveste perdere potete sempre mettere mano al portafoglio e continuare a giocare. Questa quindi è un’altra differenza con i tornei nei quali una volta battuti non avete più alcuna possibilità di rientrare, mentre nei cash games anche se qualcuno ci porta via le fiches possiamo sempre rientrare, acquistando di nuovo la posta, ottenendo quindi altre chances di recuperare i soldi persi con la mano precedente.

Di solito i cash games sono loose nel preflop e tight nel postflop, mentre nei tornei accade il contrario: si gioca con mani forti nel preflop e poi si gioca loose nel postflop. Sono infatti due giochi completamente diversi.

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Armatevi di pazienza

Prima di cominciare a parlare di una qualsiasi strategia da adottare dovrete pensare a quanto sia importante la pazienza in questo gioco. Ci sono moltissimi fattori che vi permetteranno di vincere al texas holdem, ma questo è l’elemento principale che vi aiuterà a vincere i cash games. In un torneo siete costretti, molto spesso, a prendere delle decisioni (che non vorreste prendere) forzati dalle circostanze. I bui crescono con il passare del tempo e voi dovete agire di conseguenza. Invece, nei cash games potreste anche rimanere seduti per 2 ore di fila prima di giocare una mano, e senza perdere molti soldi, in quanto i bui sono fissi. Sia che siate un giocatore prudente che aggressivo potrete trovare un modo di vincere soldi con un cash game, con le giuste strategie, solo se siete dotati di pazienza.

Le puntate debbono essere proporzionali al piatto

Avete Asso e Jack di cuori, nel flop esce A di fiori, J di picche e 4 di picche. Se puntate consistentemente e qualcun altro fà call, allora probabilmente il vostro avversario avrà quattro quinti di colore a picche. Se il turn non è un picche, allora cercherete di non dare alcuna chance al vostro avversario di poter legare colore vedendo l’ultima carta (il river).

Supponiamo che il piatto sia di €100. Una vostra scommessa di soli 25 euro sarebbe pessima, in quanto darebbe al vostro avversario la possibilità di scommettere un quinto del piatto (mette 25 e eventualmente prenderebbe 125) avendo la probabilità di uno su quattro (un picche su 4 semi possibili) di vincere il piatto. Il giocatore con cui vi state confrontando dovrebbe sempre callare una scommessa del genere perchè è matematicamente vantaggiosa per lui.

Se invece puntate il piatto (€100), allora il vostro avversario otterrebbe una quota di 2:1 che ovviamente non è affatto conveniente. Il vostro compito è quindi di indurre i vostri concorrenti in “contrasti” matematicamente sfavorevoli. I professionisti fanno sempre questi calcoli prima di intervenire in un pot. Durante la partita, i giocatori più esperti effettueranno molto spesso delle scommesse il cui ammontare si avvicina molto al piatto e ai multipli di esso. Naturalmente, non dovrete fare sempre delle puntate di piatto perchè ci sarà spazio anche per scommesse esplorative e per lo slow play, ma scommettere piccole puntate è quasi sempre un errore perchè darete l’opportunità ai vostri avversari, che hanno mani inferiori alle vostre, di legare un punto maggiore del vostro.

Non giocate in continuazione

Nei tornei si sa sempre quando fermarsi: o si perde o si arriva in fondo al torneo e quindi prima o poi la partita termina, nei cash games invece si potrebbe continuare all’infinito con tutti i rischi che ne potrebbero conseguire. Quindi, in teoria, seguendo l’impeto che è comune a tutti coloro che amano questo gioco, si potrebbe continuare sino a raggiungere quota €0 e ancora peggio andare sotto di molto. Bisognerebbe trovare un modo che ci permetta di fermarci prima o poi e sembra che arrivare al doppio del buyin iniziale sia un buon indice per fermarsi. Probabilmente molti di voi staranno pensando che quando si vince non conviene smettere di giocare, anche perchè probabilmente al tavolo ci sono dei pessimi giocatori da cui trarre vantaggio.

Potrebbe anche essere vero, ma bisogna allenare anche la propria disciplina psichica. Un buon giocatore di poker è colui che sa dominare il suo istinto e che non è mai carente dal punto di vista disciplinare. Il mio consiglio è quello di darvi un limite e rispettarlo comunque vadano le cose. Ovviamente il discorso va fatto anche e soprattutto se state perdendo delle grosse cifre. Il nostro pensiero naturale in questo caso sarà quello di rimanere per riprenderci i soldi persi. Come credete che i casino guadagnino tanti soldi? Proprio grazie al fatto che ci si vuole rifare delle perdite, quando invece non si è più lucidi mentalmente, a causa dei piatti persi precedentemente, e non ci si trova nella situazione adeguata per affrontare serenamente le prossime mani. Se invece riuscirete a lasciare il tavolo, dopo aver perso per un bel po’, perchè avete notato un cambiamento nel vostro stile di gioco, allora siete sicuramente un giocatore solido che è in grado di padroneggiare i suoi istinti.

Protezione delle mani migliori nel pre-flop

State giocando al texas hold’em 1/2 No Limit. Il vostro capitale al tavolo è di €200. Avete ricevuto una coppia di Q nel pre-flop, che è quindi un’ottima mano e vi trovate in una posizione intermedia rispetto agli altri partecipanti. Due concorrenti prima di voi hanno già visto il grande buio ed ora è il vostro turno. Cosa fate? Chiaramente rilancerete per far sapere a tutti che avete una buona mano e che potete battere le mani più deboli. Ma quanto sarà l’ammontare del rilancio? Se arrivate fino al doppio del big blind (€4), allora potete essere certi di portarvi dietro i due bui e le due persone nelle prime posizioni e non è certo conveniente giocare due donne contro quattro concorrenti.

Quindi, la scelta migliore sarebbe quella di rilanciare di piatto. Per calcolare i soldi nel piatto basta aggiungere tutti i soldi messi prima di voi, più un vostro call alla mano in oggetto. Quindi 1 del piccolo buio + 2 del grande buio + 2 del primo giocatore + 2 del secondo giocatore + 2 del vostro call fà esattamente 11. Dovrete pertanto rilanciare di 11 euro. Con una scommessa del genere manderete via molti concorrenti. Magari ci saranno meno soldi nel piatto, ma eviterete eventuali doppie coppie fortunate che potrebbero costarvi un capitale. E’ sempre meglio vincere un piccolo pot che perderne uno grosso. Dovete quindi proteggere le mani buone che ottenete nel pre-flop, ma questo non significa che dovete continuare a scommettere grosse cifre se il flop è un disastro. Ad esempio se il flop è A K 3, e qualcuno scommette o rilancia, fareste meglio a foldare.

Fate attenzione alla vostra posizione

Se avete giocato molto spesso all’holdem, saprete sicuramente quanto sia importante la posizione in cui si gioca. Più tardi si agisce nel pre-flop e più scelte si hanno a disposizione. Così, ad esempio, una mano come (A,J) o (J,10) dello stesso colore verrebbe foldata nelle prime posizioni, ma quando siete l’ultimo a parlare (da bottone), ed avete quindi constatato la decisione di tutti gli altri giocatori, vi potrebbe capitare persino di rilanciare con delle mani del genere. Risulta, quindi, molto importante considerare la propria posizione rispetto a quella del bottone. Oltre a questo dovreste anche essere consci della vostra posizione rispetto ad un eventuale aggressore nella fase pre-flop. Risulta più facile spiegarlo con un esempio:

Supponiamo di avere (J,10) di cuori e di essere nell’ultima posizione. E’ un’ottima draw con la quale conviene andare a vedere il flop perchè potrebbe tramutarsi in un ottimo punto. Due giocatori prima di voi hanno effettuato il call ed un terzo, prima di voi, ha rilanciato di piatto. Cosa fate? Siete tentati anche voi di chiamare, vedere il flop sperando che ci siano altri due cuori o una scala. Se quindi fate call al rilancio precedente e anche gli altri due giocatori vedono, allora vi potreste trovare in un bel guaio. Supponiamo che il flop sia 8-9-4. Il che vi dà quattro quinti di scala bilaterale nuts. Ora i primi due giocatori fanno check, il terzo scommette il piatto e voi siete costretti a prendere una decisione avendo altri due giocatori che scommettono dopo di voi. Se uno dei due concorrenti nelle prime posizioni ha realizzato un tris, effettuerà un grosso contro-rilancio, probabilmente un all in. Il che non è molto divertente. Capirete, quindi, che risulta molto difficile giocare una mano draw in questa posizione.

Sperate di chiudere il tris

Nei tornei no limit, dove avete un determinato e fissato numero di chips, le coppie medie e basse non sono una cattiva mano iniziale. Generalmente nei tornei attaccherete i vostri avversari con coppie alte o mani come AK. Quando le fiches vengono assegnate in maniera limitata, conviene, secondo il buonsenso, non entrare in una mano dove si parte sfavoriti. Nel gioco no limit i giocatori guardano favorevolmente le coppie medie, perchè sono le mani che possono portare bei soldini. Supponiamo di avere un coppia di 7, mentre il vostro avversario ha un AK. Nel flop esce A-7-2. Ovviamente, il giocatore che possiede AK si sentirà forte avendo la coppia più alta con il kicker più alto, e senza alcuna possibilità per gli altri di realizzare scala o colore. Invece, voi avete in mano la situazione e potrete probabilmente portargli via tutte le fiches. Teniamo comunque sempre a mente che le probabilità di floppare un tris sono di 7.5 a 1. Quindi, non è che abbiamo tutte queste possibilità di realizzare un tris, di questo bisogna esserne consci, però quelle volte che capita, la mano risulta molto profittevole.

State attenti al tris

I tris sono diabolici in quanto difficili da individuare. Quando si realizza, grazie al flop, la coppia più alta, chi si preoccupa di quell’innocuo 6 nel mezzo del flop? Dovete stare sempre attenti alle possibilità di tris. Una piccola nota: quando floppate un tris ed un vostro avversario floppa un tris più alto del vostro è molto probabile che perderete tutte le vostre fiches. Non vi preoccupate di questo, perchè è così che funziona il poker o come dicono gli americani: that’s poker.

Alcune volte dovrete foldare due assi e molte volte due kappa

Non fraintendiamo: una coppia d’assi è una grossa mano, la più forte che potrete vedere ed è di gran lunga la migliore rispetto a tutte le altre mani iniziali che va pertanto giocata molto aggressivamente. Ricordatevi sempre che il vostro scopo principale è quello di giocarvi gli assi contro una sola persona (heads up). Il secondo obiettivo consiste nell’ottenere quanti più soldi possibili nel piatto nella fase preflop. Quando dimostrate molta forza nel preflop (specialmente se siete in una posizione dove potete contro-rilanciare) è molto probabile che i vostri avversari si renderanno conto che avete una mano forte. Questo dà loro una opportunità. Se legano qualcosa al flop ci sono buone chances di battervi, se non legano nulla se ne andranno facilmente. Supponiamo di avere A-A e che il flop sia 9-9-7. Scommettiamo il piatto e veniamo rilanciati con un all-in.

Ora dovremo prendere una decisione piuttosto difficile, basandoci soprattutto sul comportamento del nostro avversario: è il tipo di persona che rilancerebbe per mandarci via sfruttando il flop abbastanza basso? Se ci sono almeno 3 carte comuni di colore o se c’è possibilità di scala dovreste pensare seriamente di foldare gli assi, se sentite puzza di bruciato.

Passiamo ai cowboys: K-K. Se vi sembra che un altro giocatore al tavolo vi stia dando l’opportunità di andare in all-in, nel preflop, con i vostri due K, l’unica cosa che vi dovrete domandare è se il vostro avversario possa avere un A-A che ovviamente è molto raro. L’ultima volta che ho visto questa situazione è stato in televisione in un torneo heads up in cui Phil Heavy aveva due assi e la ragazza, classificata tramite internet, due kappa. Potete immaginare come sia finita. Ovviamente, se pensate che il vostro avversario abbia una mano come due assi è buona norma foldare i cowboys, ma ciò richiede una lettura davvero ottima del vostro oppositore. La cosa più brutta, riguardo alla coppia di K, è che il 23% delle volte nel flop apparirà un asso. Questo non significa certo che dovrete foldare i cowboys se vedete un asso sul board. Tutto dipenderà dall’entità delle scommesse, da chi effettua la scommessa, e come sempre dalla posizione in cui si punta. Se vi può consolare, lo stesso Phil Hellmuth ha confessato di aver foldato diverse volte una coppia di Kappa, prima ancora del flop, quando c’erano diversi giocatori in all in.

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Strategia per le poker rooms online

Come riconoscere i giocatori loose

Quando partecipate ad un cash game online vi viene chiesto se desiderate mettere i blind oppure attendere che i bui arrivino vicino alla vostra posizione. Molte persone sono pazienti ed aspettano che i bui arrivino, anche perchè non avrebbe senso pagare subito i bui. Quindi, se mentre giocate, notate un nuovo arrivato che non aspetta l’arrivo dei bui, ma entra subito in gioco, allora questo è un segnale che indica, con molta probabilità, che si tratta di un giocatore loose, in quanto questa è una prova evidente che la persona non si cura dei propri soldi e sarà disposto a giocare d’azzardo.

Sfruttate le poker rooms a vostro favore

Nel poker live dovrete recarvi in un casinò, dare il vostro nome e sedervi sul primo tavolo disponibile, senza avere la possibilità di scegliere il tavolo nel quale vi sarebbe piaciuto giocare. Il poker online invece è differente perchè avete a disposizione molti tavoli tra cui scegliere e si è anche in grado di vedere chi sta giocando, come sta giocando, quanto sta puntando, quanti soldi hanno a disposizione i vari giocatori, quanti flop vengono visti in un’ora e quali sono i piatti medi giocati. Si tratta di una marea di informazioni, che potrebbero ritornarvi utili, se sarete in grado di usarle correttamente.

Se notate un tavolo che ha in media dei piatti molto alti, significa che avete a che fare con un tavolo loose dove girano molti soldi. Se siete un giocatore solido e tight vi converrà sedervi ad un tavolo del genere. Probabilmente, ora starete pensando: “odio giocare con i giocatori loose”. Però nei cash games questi giocatori sono una mano santa, infatti se giocaste con giocatori chiusi, l’unico modo per vincere un bel piatto sarebbe quello di partire da favorito, mentre con gli avversari loose basta aspettare la mano giusta e il loro gioco d’azzardo vi pagherà molto bene al momento opportuno.

Non rimanete incollati al vostro posto

Le poker rooms offrono la possibilità di scegliersi il tavolo che si desidera, ma anche di lasciarlo e passare ad un altro. Quindi, non vi fissate con il posto attuale in cui siete seduti. Se il gioco al vostro tavolo non va bene, è molto chiuso e state perdendo dei soldi, allora dovreste scegliervi un altro tavolo. Non fatevi remore e non siate pigri, ma servitevi di qualsiasi vantaggio vi mettano a disposizione, anche piccolo, da cui trarre profitto e sfruttatelo fino in fondo.

Meglio entrare con il minimo o il massimo buy-in?

Le regole prevedono che si possa partecipare, ad un qualsiasi tavolo, entrando sia con il minimo buy in che con il massimo. Se state cercando un tavolo dove giocare, dovrete preferire quello che ha più buy-in minimi. Ogni giocatore professionista, nel texas hold’em no limit, entra sempre con il massimo del buy in e ciò per due ragioni.

La prima è che un bankroll più grande degli altri concorrenti intimidisce i giocatori al tavolo e può spesso dare l’impressione, ai nuovi arrivati, che chi lo possiede sia un ottimo giocatore. La seconda consiste nel fatto che è sempre meglio avere un budget che copra le scommesse degli altri.

Supponete di aver legato la mano nuts: non vorreste avere la possibilità di portare via tutti i soldi al vostro avversario (invece che solo una parte di essi)? Di solito i giocatori più deboli sono riconoscibili dal fatto che entrano con il buy-in minimo che è un chiaro segno di paura di perdere i propri soldi. Attenzione però che questa non è una regola ferrea, diciamo che il più delle volte è così. Di conseguenza, quando scegliete il tavolo, utilizzate anche questo come parametro, cioè preferite i tavoli dove ci sono molti giocatori con i buy-in minimi.

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