Regole per la divisione del piatto

Quando si divide/splitta il piatto?

Quando coloro che partecipano al piatto hanno lo stesso identico punteggio. Considerando che un punteggio nel poker texano è formato da 5 carte, allora non basterà che entrambi abbiano lo stesso tris o la stessa doppia coppia, ma sarà necessario che anche le altre carte rimanenti (dette kicker) siano dello stesso valore. Questa risposta è comunque generica, per essere sicuri che ci si trovi di fronte ad una spartizione del piatto bisognerà applicare le due regole seguenti.

Regole per la divisione del piatto

Regola 1: Dalle 7 carte disponibili per ogni giocatore (2 personali e 5 comuni) si estraggono le 5 carte migliori e si scartano le restanti 2, formando di conseguenza la miglior combinazione possibile con 5 carte. Si confrontano queste 5 carte migliori (non una di più e non una di meno, ma esattamente 5) con le 5 degli altri avversari. Questo significa che se entrambi i giocatori hanno un tris d’assi ciò non implica che il piatto si divida, perchè rimangono ancora due carte da confrontare.

Regola 2: Il seme (o colore) di una carta è irrilevante ai fini della spartizione (o assegnamento) del piatto. Questo vuole dire che il kappa di fiori, ha lo stesso valore del kappa di cuori, cioè nel texas hold’em non vale la regola come quando fuori piove in cui i cuori sono maggiori dei fiori, i fiori dei picche e così via. Nel poker alla texana il colore di una carta non conta.

Alcune volte capita che due o più giocatori, che si contendono il piatto (pot), abbiano lo stesso punteggio (ad esempio entrambi tris, o entrambi scala). In questo caso il piatto viene diviso tra coloro che hanno raggiunto lo showdown. Per considerare un piatto divisibile, tra più giocatori, deve accadere che entrambi abbiano la stessa combinazione, ma con tutte e 5 le carte e non solo con una parte di esse.

Per determinare se la mano è patta si procede in questo modo: ogni giocatore deve considerare le sue 2 carte personali e le 5 comuni a tutti. Di queste 7 carte ne deve scartare 2, che non verranno mai prese in considerazione, e deve rimanere con le 5 carte che rappresentano la mano migliore (che si scelga una carta personale e 4 comuni o due personali e 3 comuni o zero personali e le cinque comuni non ha alcuna importanza). Tutte e 5 le carte influiranno sulla determinazione di parità o meno.

Credo sia importante sottolineare il fatto che non sarà il giocatore a segnalare le 5 carte con cui intende contendersi il piatto. Ma queste 5 carte sono individuate automaticamente dal dealer che estrarrà le 5 carte migliori dalle 7 disponibili. Quindi, se entrambi i giocatori hanno una coppia d’assi, per stabilire se si tratta di un caso di pareggio faranno fede le altre 3 carte d’appoggio (dette kickers). Se anche queste sono di egual valore il piatto si divide, se un giocatore ha un kicker di valore più alto dell’altro, allora vince e il piatto non viene diviso. Da ricordare sempre il fatto che il colore delle carte non influisce sul valore delle stesse.

Quando, quindi, dovrete capire se avete o no lo stesso punto dell’avversario, dovrete considerare se avete o no la stessa combinazione (doppia coppia, tris, poker,..) e nel caso abbiate la stessa combinazione, dovrete appurare se anche i kickers (le carte restanti la combinazione) abbiano lo stesso valore dell’avversario. Solo in quest’ultimo caso il gioco termina in parità.

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Split Pot

E’ il termine inglese per indicare che il piatto va diviso. Split significa dividere e pot è piatto. Quando quindi sentirete dire che c’è uno split pot saprete che la mano è in parità e il piatto si spartisce in egual misura tra i partecipanti.

Casi di parità con esempi

Divisione del piatto (split pot) per il seguente caso/punteggio:

Nei link sopra troverete le spiegazioni dettagliate, con vari esempi, per i casi di parità di ogni punteggio del poker, in quanto, sebbene, le regole di divisione del piatto siano ben chiare e ferree, ogni punto merita un approfondimento a sè stante.

Abbiamo volutamente estromesso, dagli esempi, il caso di scala colore e scala reale, in quanto questi due punteggi rientrano nella casistica già esposta della scala.

Questo approfondimento, punto per punto, è assolutamente necessario, se si vuole comprendere appieno il funzionamento dello split pot, poichè ogni punteggio del poker ha delle peculiarità particolari che lo rendono differente dagli altri punteggi. Di conseguenza, la conoscenza delle due regole, sopra enunciate, non basta da sola ad individuare l’assegnazione del piatto, se non si conosce esattamente la gerarchia che regola ogni punto.

Ad esempio, nella scala, con l’asso, è possibile realizzare sia la scala massima che la minima, ma se non si sa che la massima batte la minima, allora la conoscenza delle due regole non basterà per determinare il vincitore della mano.

Altro esempio: nel colore bisogna aver chiaro che il raffronto con un altro colore va fatto con la prima carta più alta dell’uno con l’altro, ma se questa è uguale si passa all’esame della seconda carta più alta di entrambi i colori e così via fino alla quinta. Mentre qualcuno potrebbe erroneamente pensare che se due giocatori hanno entrambi un colore al dieci, allora si dividono il piatto e ciò non è detto, perchè bisogna esaminare le altre quattro carte restanti.

Questo per dirvi che dietro ogni punteggio potrebbe nascondersi una piccola insidia. Dovrete, quindi, aver chiaro il funzionamento di ogni punteggio per poter districare i casi di parità o di vittoria. Spero quindi che gli esempi sopra possano aiutarvi nel capire definitivamente i casi di split pot per ogni punto del poker.

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