Le Regole del Texas Hold’em

Tipologie di Texas Hold’em

Per poter partecipare ad un torneo è necessario versare, all’ente che lo organizza (ad esempio una poker room), una quota d’ingresso, detta buy-in. Alcune volte la quota di partecipazione è gratuita e quindi il buy-in è pari a zero. In quest’ultimo tipo di tornei gratuiti, denominati freeroll, i premi messi in palio sono molto piccoli, poichè tali competizioni vengono organizzate dalle poker room solo per scopi pubblicitari o per far provare il software agli utenti appena registrati.

Una volta che abbiamo aderito ad un torneo è necessario leggere attentamente il regolamento dello stesso per capire quali tipi di puntate possiamo effettuare. In questo senso esistono varie tipologie di poker alla texana. Quello che prenderemo in esame è il “No limit” nel quale la somma delle fiches che si possono scommettere è limitata dalle fiches che abbiamo davanti. In pratica il famoso all-in è la puntata massima in cui si scommettono tutte le proprie chips.

I valori delle carte

Si gioca con un mazzo di carte francesi senza i jolly. Di conseguenza, le carte totali sono 52, composte da quattro semi differenti: cuori, quadri, picche e fiori. Ognuno di questi semi ha lo stesso valore dell’altro: non esistono semi che abbiano un valore superiore ad un altro. La carta che ha più valore di tutte è l’asso, poi viene il re (King o Kappa), poi la donna o regina (Queen), il Jack, il dieci, nove,… fino al 2. Quindi, la carta più alta è l’asso e la più bassa il 2. L’asso ha anche un altro vantaggio: può essere usato, come carta più bassa, nel punteggio della scala: 5432A.

Il numero dei giocatori

Il numero di giocatori, che possono partecipare ad un tavolo di Texas Hold’em, varia da un minimo di 2 ad un massimo di 22. Il mazziere o dealer non è mai uno dei giocatori, a meno di casi eccezionali. Di norma è una persona neutra che non partecipa al gioco. Esiste un cerchietto denominato dealer button (il bottone del mazziere) che si muove, dopo ogni mano, in senso orario, da un giocatore ad un altro, ogni volta che si danno le carte. Questo segna posto indica in quale posizione sarebbe il giocatore se fosse il mazziere.

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Il piccolo buio e il grande buio

Prima che le carte vengano distribuite i due giocatori alla sinistra del bottone del dealer effettuano obbligatoriamente la loro puntata. Il primo, alla sinistra del segna posto, dovrà effettuare una puntata con importo determinato preventivamente dal regolamento del torneo, che viene detta piccolo buio (small blind). Il secondo dovrà raddoppiare quest’ultima puntata, effettuando il grande buio (big blind), in modo da assicurare, a tutti i concorrenti, un piatto (detto il pot) per cui abbia senso giocare.

Quindi, in pratica, sono i primi due giocatori, alla sinistra del bottone del mazziere, a comporre il piatto. In alcune circostanze, se previsto dal regolamento, può verificarsi il caso in cui tutti i giocatori (compresi il piccolo e grande buio) ad ogni mano, debbano contribuire con una quota minima al piatto, detta in inglese ante, che di solito è un quinto del piccolo buio. Quindi l’ante, se richiesto dal regolamento, viene versato nel piatto da tutti i giocatori. Durante i tornei, con il passare del tempo, gli importi dei bui e delle ante aumentano.

Questa progressione è determinata dai cosiddetti livelli. Ad esempio, il livello 1, con cui si inizia la partita, potrebbe essere: 50 il piccolo buio, 100 il grande buio e 0 di ante. Il livello 1 potrebbe durare 10 minuti, dopo di che si passa al livello 2, che probabilmente sarà 100 small blind, 200 big blind e 20 di ante, il secondo livello potrebbe durare anch’esso 10 minuti e si passerebbe così al terzo livello, in un crescendo che permette ad un certo punto di terminare sicuramente il torneo visto l’entità dei bui.

Distribuzione delle carte: il pre-flop

Il mazziere distribuisce due carte coperte (hole cards o pocket cards) ad ogni persona seduta al tavolo da gioco iniziando dal giocatore che si trova alla sinistra del grande buio. Queste sono le uniche carte che un giocatore riceverà individualmente e che nessun altro potrà vedere se non alla fasa finale della mano detta show-down. Il giocatore alla sinistra del grande buio sarà il primo a parlare. Avrà tre scelte: passare (fold), vedere (call), rilanciare (raise). Passare, detto in gergo foldare, significa ritirarsi dal gioco e non effettuare alcuna scommessa perdendo qualsiasi possibilità di vincere il piatto. Vedere, o callare, significa partecipare al gioco scommettendo lo stesso importo del grande buio. Rilanciare vuol dire scommettere un importo superiore a quello del grande buio. A turno, quindi, un giocatore ha queste 3 scelte differenti da effettuare.

Se tutti coloro, che non hanno foldato, hanno scommesso lo stesso importo di fiches, allora il gioco prosegue. Se invece esiste un giocatore che ha scommesso più degli altri e nessun altro concorrente ha coperto la sua puntata e di conseguenza tutti gli altri hanno foldato, allora tale concorrente si prende tutte le fiches (chips in inglese) del piatto e la mano termina. Questa fase è detta pre-flop perchè è una serie di scommesse che si verificano prima che vengano distribuite le 3 carte del flop.

Il flop, il turn e il river

Dopo questo primo giro di scommesse, il mazziere toglie la prima carta del mazzo (si dice in gergo che il dealer brucia una carta), per evitare che qualcuno l’abbia vista, e gira le tre carte seguenti ponendole sul tavolo. Queste tre carte sono identificate con il nome di “flop” e sono comuni a tutti i giocatori, come del resto le prossime due. A questo punto inizia un altro giro di scommesse, partendo sempre dal giocatore a sinistra del bottone del dealer, e se rimangono in gara almeno due giocatori la mano continua. Il dealer, infatti, toglie la prima carta del mazzo e scopre quella che era sotto di essa denominata il turn (la quarta carta comune a tutti) e la pone accanto alle tre carte del flop.

Si effettua un altro giro di scommesse e se ci sono ancora concorrenti in gara il dealer scoprirà (sempre bruciando preventivamente una carta coperta) l’ultima carta comune a tutti i giocatori: il river. Altre carte non verranno più distribuite. Siamo arrivati, quindi, all’ultimo giro di scommesse, in cui ogni giocatore ha a disposizione 2 carte coperte personali e 5 carte scoperte comuni a tutti. Quindi, chiunque può utilizzare una combinazione di 7 carte per formare il miglior punteggio di poker con 5 carte.

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Lo Showdown (il confronto)

Se un giocatore scommette e tutti gli altri passano, allora tale giocatore vince il piatto e non è costretto a mostrare le sue due carte personali. Se, invece, due o più giocatori rimangono dopo l’ultimo giro di scommesse, allora si dice che si va allo showdown. Cioè, ogni giocatore mostra le sue carte personali ed estrae dalle 7 carte a disposizione le 5 carte che formano la sua mano migliore. Ogni concorrente, per comporre la sua mano migliore con le 5 carte, potrebbe usare entrambe le sue due carte iniziali, una sola o nessuna di esse, affidandosi solo alle 5 carte comuni.

I punteggi in ordine gerarchico

Scala reale (Royal Flash) La miglior mano possibile al poker: asso, re, donna, jack e dieci tutti dello stesso seme.
Scala di colore (Straight Flush) Cinque carte in sequenza dello stesso seme (ad esempio: 5, 6, 7, 8, 9 di fiori).
Poker (Four of a Kind) Quattro carte tutte dello stesso valore (ad esempio: 7 di fiori, 7 di picche, 7 di quadri e 7 di cuori, costituiscono un poker di 7).
Full (Full House) Un full è composto da un tris e da una coppia.
Colore (Flush) Cinque carte, non in sequenza, tutte dello stesso colore (ad esempio: 2, 4, 6, 7 e Jack di quadri).
Scala (Straight) Cinque carte in sequenza, ma non dello stesso colore.
Tris (Three of a kind) Tre carte dello stesso valore (ad esempio: 7 di fiori, 7 di picche e 7 di cuori sono un tris di 7).
Doppia Coppia (Two Pair) Due coppie separate (ad esempio: 7 di fiori, 7 di picche, 10 di quadri e 10 di cuori costituiscono una doppia coppia di 10 e 7).
Coppia (Pair) Due carte dello stesso valore (ad esempio: 7 di fiori e 7 di picche sono una coppia di 7).
Carta alta (High card) Se non si riesce ad ottenere nessuna delle combinazioni di cui sopra, allora una mano viene valutata dalla carta con valore più alto.

Quindi, la scala reale batte la scala di colore. La scala di colore batte il poker. Il poker batte il full house, il full house batte il colore, il colore batte la scala, la scala batte il tris, il tris batte la doppia coppia, la doppia coppia batte la coppia e la coppia batte carta alta.

E’ interessante osservare anche che, in caso entrambi i giocatori abbiano totalizzato lo stesso punteggio (ad esempio entrambi scala o entrambi tris) vince colui che ha le carte più alte all’interno del punteggio stesso. Ad esempio, il tris d’assi batte il tris di kappa. Il tris di kappa batte il tris di donna, … e così via. Se entrambi hanno la stessa mano con lo stesso valore di carte, ad esempio entrambi tris di 9, allora entrano in gioco le altre carte per determinare se esiste un vincitore o se si debba dividere il piatto.

Esempi di combinazioni

Scala reale:
Scala colore:
Poker:
Full House:
Colore:
Scala:
Tris:
Doppia Coppia:
Coppia:
Carta alta:

Regole per la divisione del piatto: split e kickers

Spesso capita che due o più giocatori abbiano, al termine dello showdown, lo stesso punteggio. Qualcuno potrebbe pensare che, in questi casi di parità, il piatto vada diviso, ma non è sempre così in quanto vanno applicate due regole fondamentali per la divisione del piatto che stabiliranno se il piatto andrà assegnato ad un giocatore o diviso tra tutti o alcuni concorrenti.

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Regole per l’All-in

Di solito, alle persone fa molto piacere vedere in tv, o in un torneo dal vivo, la situazione in cui qualcuno decide di andare all in. L’all-in è la puntata in cui un giocatore scommette tutte le sue fiches e quindi pone a rischio la sua partecipazione al torneo. Poichè si tratta di una parte abbastanza importante del gioco del poker ci sono regole specifiche che disciplinano queste situazioni.

Il concetto di all-in è stato inventato per impedire ai gangster ricchi di sopraffare i giocatori onesti con poche finanze. Difatti, una volta, prima ancora che la regola dell’all in venisse introdotta, se avessimo avuto a disposizione 500 euro al tavolo da gioco e 10 mila nel proprio conto corrente bancario, e un giocatore avesse scommesso 20 mila euro, allora non saremmo stati in grado di coprire la scommessa, e, di conseguenza, non si sarebbe potuto partecipare al piatto (perdendo la mano) anche se fossimo stati sicuri al 100% di aver avuto un punto superiore al nostro avversario. Quindi, per risolvere il problema in cui un giocatore che scommette tutti i suoi soldi e un altro, possedendone di meno, non è in grado di vedere la puntata, è stata introdotta la regola dell’allin. Se un giocatore va in all in ed un altro non ha le sue stesse fiches, non è costretto a passare, ma può andare anche lui in all-in, in modo da poter vedere il suo punto. Però, in questo caso, verranno creati 2 piatti: uno principale e uno secondario.

Facciamo un esempio: il giocatore A ha 1000 fiches, B ne ha 600 e C 400. Il giocatore B va in all-in e gli altri due vedono e vanno anch’essi in all-in. Il piatto principale (main pot) è costituito da 1200 fiches (400 per ogni giocatore). Il piatto secondario (side pot) da 400 fiches (200 per i due giocatori con più fiches). Il giocatore C può vincere solamente il piatto principale, mentre gli altri 2 giocatori possono vincere o solo il piatto secondario o entrambi i piatti. Se, ad esempio, il concorrente C ha vinto il piatto principale, allora il piatto secondario va a chi tra il giocatore A e B ha il punto migliore (anche se tale punto è inferiore a quello del concorrente C).

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